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Music Hack Day a Berlino

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Appena di ritorno dal Music Hack Day, seconda edizione, questa volta a Berlino. In pratica una 3 giorni di programmazione, per creare rielaborazioni su API fornite da alcune software house che organizzano l'evento (Soundcloud, Echonest, RjDj, Cloudspeakers, etc.), ma anche inventare cose del tutto nuove.
Abbiamo trovato un'atmosfera molto rilassata, complice sicuramente la location, RADIALSYSTEM V, meravigliosa, e i giorni di sole da tarda estate.

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I progetti visti potrebbero essere divisi in due categorie: da una parte quella che ha che fare, appunto, con l'hacking delle API: fra essi un paio di uploader per Soundcloud, ben realizzati (uno, CloudPost, nativo per Mac OS, l'altro creato con Adobe Air e dunque multipiattaforma). Un plug-in per Wordpress plug-in e pensato per RjDj (un codice breve per dare informazioni nel post una "scena" di RjDj).
Altre applicazioni web-related: GigLook, un calendario di eventi musicali per i prossimi nove giorni, e che estrae dati da last.fm, eviscape.com e immagini da musicpictures.com and last.fm.
Nello stesso filone di estrazione e riassemblaggio dati potremmo mettere Last Echos In The Cloud, un mashup fra Cloudspeakers, Echonest e LastFM. Permette di ottenere recensioni e indicazioni su artisti simili basandosi sul profilo LastFM dell'utente, e estrapolando dati da Cloudspeakers e Echonest.

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Tracks On A Map e CitySound.fm (iPhone app) sono la declinazione geografica di questa categoria. Si basano su dati di Soundcloud per generare delle mappe musicali del mondo.
Ci piacciono questi progetti che ci aiutano a capire un pò di più del mondo in cui viviamo. Sarebbe bello se potessero usare dati anche di altre fonti.
Altro mash-up: SoundEchoCloudNest, aggiunge meta-dati alle tracce SoundCloud tramite una analisi realizzata con EchoNest. Progetto ancora senza interfaccia grafica, e forse bisognoso di una presentazione migliore.



Ma veniamo alle cose più intriganti. La seconda categoria è quella definibile come "hack su strumenti musicali". Abbiamo visto un paio di progetti che hanno raccolto un buon successo, e un sacco di foto e stupore nella sala.
Il primo, Xylobot, uno xilofono controllato tramite processori Arduino, in grado di gestire input MIDI tramite un'applicazione Java. In pratica uno xilofono robotico, utilizzabile con qualsiasi controller (e' stato dimostrato l'uso con un monome che agiva da step-sequencer, un'applicazione iPhone, e un sequencer nodale, iLoveAcid). A proposito, sembra che questo dei sequencer nodali stia diventando un piccolo trend. Questo si aggiunge a Nodal e Tiction, tutti da tenere d'occhio. Terremo d'occhio Xylobot.



TouchTool è un sintetizzatore con un aspetto visivo fantasioso (alla Twitter, uccellini e nuvolette) ma con la particolarità di essere controllato tramite il multitouch pad dei laptop Apple più recenti. In pratica l'applicazione sfrutta intensivamente multiple risorse: Quartz composer, OSC and Chuck, e naturalmente Snow Leopard. Beh, usare il touchpad per suonare è una strana esperienza all'inizio, ma è sicuramente interessante il processo che sta dietro al tutto (l'applicazione è in grado di riconoscere fino a 11 dita contemporaneamente, ehm, se 10 non fossero abbastanza potete sempre chiedere a Native Instruments, hanno un "finger" apposta per voi!). Il suono di questo prototipo era piuttosto grezzo, ma anche qui siamo in presenza di un progetto da seguire.

Una via di mezzo fra le due categorie appena menzionate per un'applicazione che potrebbe essere piuttosto utile: SoundCloudVst. E' pensata per fare da ponte fra le nostre DAW e Soundcloud, appunto come backup, archiviazione, condivisione di file. In un certo senso suona simile a quanto Ableton sta cercando di fare con Share, ma questa volta potrebbero beneficiarne gli utenti di tutte le DAW. Purtroppo il prototipo non era ancora funzionante.

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Fuori categoria ma certamente divertente: MaschineFighter, un gioco per due persone che usa appunto Maschine, il controller di NI, come piattaforma. Il primo giocatore crea un pattern e il secondo deve cercare di riprodurlo al meglio. Se sbaglia perde una vita, e naturalmente perde il gioco chi finisce prima le proprie vite.
Il gioco usa Maschine in MIDI Mode (firmware 1.1+). MaschineFighter registra le note MIDI e le mette in comparazione.

Alcuni video dell'evento possono essere visti su Qik, non vi aspettate roba di qualità, ma è una buona occasione per avere un'idea di quanto accaduto.
Informazioni dettagliate sulle software house collegate all'evento, sulle applicazioni proposte e sugli autori si possono trovare sul sito del Music Hack Day.
 

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