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XILS 3: un moderno VCS3?

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I francesi di XILS Lab hanno di recente introdotto un synth software ispirato a uno dei primi veri sintetizzatori analogici modulari portatili: l’ EMS VCS3. il VCS 3 ha una lunga storia di utilizzatori: Brian Eno, Pink Floyd, Aphex Twin ed i Chemical Brothers, fra gli altri. Il synth originale ha una reputazione per le sue brillanti incoerenze ed è famoso per essere un’imprevedibile trita-suoni, oltre che un bellissimo strumento per suonare.
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Il soft Synth XILS-3 modulare è nato da una precisa scelta in direzione del VCS3 e si avvale di diverse aggiunte (polifonia, etc.) e al tempo stesso di una tecnologia moderna e ovviamente più affidabile.

Architettura
Lo XILS-3 è disponibile come plugin in tutti i formati più diffusi. Non c’è una versione standalone, quindi va usato all’interno di una DAW. Il processo d’installazione è un semplice download con trasmissione di licenza (avrete bisogno dell’ iLok o delle chiavette di licenza Syncrosoft per usare lo XILS-3).
Il plugin si presenta in due forme: come strumento virtuale e come effetto che può essere usato direttamente sulle tracce audio della DAW.

Il layout è diviso in due moduli: sintetizzatore e sequencer.


L’interfaccia grafica del modulo synth è una replica dell’originale VCS3. Troverete tre oscillatori in stile analogico, con livelli e forme d’onda (sinusoidale, dente di sega, triangolare, quadra). A dare forma all’onda ci sono 3 filtri passa basso/alto, inviluppi (ADSR e trapezoidale), spring reverb, modulatore ad anello ed un generatore di rumore. In basso nel modulo c’è una matrice per il routing del segnale (altri dettagli dopo), ed un joystick XY.
Il modulo sequencer ha lo stesso design retrò: contiene un sequencer a 128 step e tutti gli elementi ad esso associati. Su questo lato dello strumento c’è anche la sezione per gli ingressi audio (pitch e rilevamento dei transienti), una sezione master (mono/polifonico/unisono, tempo di glissato etc) ed effetti generali per lo strumento, come delay e chorus.
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Suoni
Già dalla prima nota lo strumento suona in modo assolutamente fantastico! La software house si vanta dell’assenza del fenomeno dell’aliasing sugli oscillatori dato che questi usano i loro stessi algoritmi DSP customizzati, e io non sono stato capace di rilevarlo muovendo rapidamente su e giù i range di frequenza. Di sicuro suona caldo e incisivo. Lo XILS-3 contiene diversi banchi di preset pre-installati, creati da alcuni grossi nomi del mondo dell’audio sintesi. I banchi sono di eccellente qualità e costituiscono un importante punto di partenza per un’esplorazione più profonda all’interno dell’architettura del synth. Gli esempi audio danno un’eccellente dimostrazione di ciò che è possibile fare.

Dunque questo synth suona magnificamente, ma ci sono un bel po’ di emulazioni software di synth analogici in giro. Dunque, dove sta la forza di questo strumento? Per me, XILS-3 spicca davvero grazie alla sua matrice modulare. La semplice griglia permette oltre 450 differenti possibilità di routing, senza il groviglio di cavi virtuali che vi potreste aspettare (essendo l’asse verticale della matrice la fonte del segnale e l’asse orizzontale la destinazione, c’è da inserire un piedino sull’intersezione tra la sorgente e la destinazione ed ecco creato un percorso di segnale). L’ho trovato un modo intuitivo per gestire velocemente il routing, e con 16 differenti sorgenti e destinazioni potrete essere molto creativi! E’ possibile indirizzare lo stesso segnale in diversi posti allo stesso tempo, il che può avere dei risultati imprevedibili e talvolta sorprendenti. L’unico piccolo problema che ho avuto con la matrice riguarda la relativa difficoltà nel piazzare il piedino virtuale esattamente dove volevo, date le sue dimensioni.

Il sequencer è un altro grandioso componente di questo synth. Anche esso ha una matrice ed è possibile gestire le sequenze verso altre destinazioni che non siano gli oscillatori, come i filtri, gli inviluppi e il riverbero.
Mi sono divertito anche ad utilizzare i rilevatori di pitch e di transienti con diversi loop audio, per creare synths e linee di basso che s’incastrassero con il groove dei loop usati. C’è voluto un po’ di tempo per visualizzare il percorso di segnale per utilizzare l’audio in arrivo, ed in rete ci sono alcune semplici lezioni che forse potevano essere più esaurienti.

I requisiti di sistema del synth sono molto vari. Principalmente ho fatto girare il plugin con Ableton Live su di un core2duo MacBookPro con 4 GB di Ram. Le patch si sono aggirate intorno al 10%, ma talvolta hanno utilizzato fino al 40% (percentuale di utilizzo CPU di Ableton), specialmente quando la tastiera era in settaggio “circular poly”. Quindi fate attenzione alle patch che stressano la CPU.

Extra-preset: Soundsdivine
Come parte di questa recensione, ho importato alcune patch di preset disponibili su Soundsdivine, una compagnia che crea preset di suoni da molti dei soft synth di qualità oggi disponibili (guarda l’intervista che abbiamo avuto con loro).
Ci sono due banchi disponibili nel pacchetto, che di sicuro completano i banchi di preset originali. Essi comprendono vari elementi: bass, synth, pad, sequenze e patch di FX, e sono etichettati in modo chiaro. Le patch sono di buona qualità, molte di esse ricordano i suoni usati dai Boards Of Canada, Aphex Twin e Milosh. Per 25$ sono sicuramente un’aggiunta che val la pena di avere (specialmente se volete ottenere il meglio da questo synth senza passare troppe ore a smanettare). Maggiori info e acquisto sul sito di Soundsdivine.

Conclusioni
Per le persone con una scarsa conoscenza di sintesi audio, questo strumento potrebbe rivelarsi un pò impressionante. C’è un manuale, ed una sezione quick start sul sito che aiuta a capire l’interfaccia dello strumento. Se volete capirne di più sulla sintesi, il web è una grossa risorsa. Potete dare un'occhiata per esempio su questo sito.
Lo XILS-3 è un sintetizzatore virtuale analogico dal suono grandioso, che guarda al passato nell’emulare la calda e incisiva natura del VCS3, ma anche al presente aggiungendo consistenza e flessibilità alla sua architettura. Indifferentemente dalla vostra esperienza, se avete voglia di investire tempo ed energia, sarete ampiamente ricompensati.

Prezzo
149 euro (incluso spese). E’ richiesta iLok o una chiavetta eLicenser.
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Lo strumento suona in modo assolutamente fantastico!

PRO
  • Suono ricco e caldo: ottima emulazione analogica
  • Enorme profondità e flessibilità: le possibilità di routine sembrano infinite!
  • Puo esser usato sia come processore effetti di qualità che come synth

O SI AMA O SI ODIA
  • Questo è un synth per persone che amano i sintetizzatori. Per i drogati di preset, meglio passare oltre (ma a vostro danno!). Richiede del tempo per essere sfruttato al meglio, ma ne vale assolutamente la pena.

CONTRO
  • la matrice è un po’ confusa
  • Curva di apprendimento lenta
  • I Video Tutorial potrebbero essere un po’ più completi (i tutorial Spectrasonics di RMX sono un esempio)


Testo originale di Andy Dollerson, traduzione di Alessandro Farace, Editing: FM
 

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