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Off-the-record: Sonalksis

Per la prima delle interviste della serie "Off-the-record" abbiamo fatto due chiacchiere con Kieran Tyrrell e Dave Gamble, rispettivamente Managing Director e Chief Omnipotent Code Guru (?!?) di Sonalksis.
Si è parlato dei loro plug-in, dei loro gusti musicali, del Wii Tennis, del futuro del settore audio software, e di altre cose improbabili...
Ah, e c'è anche lo scoop esclusivo sui loro prossimi prodotti, che volete di più?


AudioNewsRoom:
Partiamo con le cose un pò noiose...Come inizia la storia di Sonalksis?

Kieran:
Tutto è iniziato quando io e Gus Miller ci siamo incontrati in AMS Neve. Lavoravamo su grandi mixing console e sistemi DSP legati all'hardware, ma ci rendevamo conto che la direzione dell'industria audio pro stava andando verso sistemi basati su computer, e in particolare verso sistemi "host based"...
Così abbiamo iniziato a realizzare il primo plug-in (l'eq SV517), e dopo circa 6 mesi abbiamo lanciato la nostra azienda. Essere un'azienda solo software ci ha permesso di partire con un piccolo investimento, ed ad entrambi piaceva l'idea di lavorare per noi stessi!

AudioNewsRoom:
Quanti lavoravano all'inizio in Sonalksis, e quanti siete ora?

Kieran:
All'inizio eravamo un "core team" di 2 persone, anche se abbiamo sempre avuto la collaborazione di altre persone sotto forma di contractor; dunque il team a seconda delle situazioni e dei momenti può essere costituito da 6 o 8 persone. Ora il "core team" è costituito da 4 persone, ma di solito su ciascun progetto ci sono sempre circa 6/8 persone.

[qui sotto il team Sonalksis: era un brainstorming, giusto? -ndr]


AudioNewsRoom:
Qual è il prodotto o l'idea di cui siete più orgogliosi? E quali sono i prodotti dei vostri concorrenti che avreste voluto creare voi?

Kieran:
Ah ah,buona domanda! Per quanto mi riguarda, amo tutti i nostri prodotti! Probabilmente quello che trovo più eccitante è costituito dalla combinazione di diversi fattori: i prodotti in sè, il valore dell'azienda, le persone con cui lavoriamo (internamente ed esternamente, come i nostri clienti) e lo sviluppo del brand.
Per quanto riguarda la concorrenza, sebbene ci siano in questo momento molti che stanno facendo cose interessanti, noi abbiamo in sviluppo delle cose molto interessanti, quindi ci aspettiamo che nell'immediato futuro saranno i nostri concorrenti a desiderare di aver progettato i nostri prodotti, ah ah ....

Dave:
Beh, riceviamo molti feedback dalla clientela, e di solito più essa è soddisfatta più noi siamo orgogliosi. Prodotti che la gente ci ha chiesto, come il FreeG e TBK3, hanno avuto una risposta incredibile, quindi probabilmente questi sono i prodotti per noi più esaltanti.
Per quanto riguarda i prodotti concorrenti, beh, penso che una buona parte del nostro "credo" sia di realizzare plug-in "più giusti" di quanto faccia chiunque altro... non a caso passiamo molto tempo per far sì che ogni dettaglio sia esatto...
... Certo, sarebbe stato bello star dietro alla realizzazione del Minimoog! ...

Kieran:
E Dave è il responsabile di tutta la linea TBK, quindi so quanto lui li ami, anche se è troppo timido per dirlo, ah ah...

AudioNewsRoom:
Riguardo il vostro ultimo prodotto, TBK3, lo trovo interessante anche perchè rappresenta un approccio diverso rispetto a quello dell'emulazione dell'oggetto più o meno vintage, così di moda nell'ambito dell'audio software. Come vi ponete di fronte al dilemma "simulazione vs. creazione"?

Dave:
Ah ah, quanto tempo hai?
Molto viene dall'esaminare cosa le persone si aspettino e come reagiscano di fronte a certe cose.
Per esempio, io sono in grado di darti un plug-in tipo Neve EQ che suoni in modo identico (con cancellazione di fase a 90db) al tuo vecchio channel strip Neve che ami.
Può essere la stessa cosa, ma non sarà mai altrettanto valida per i seguenti motivi:

1) non hai la stessa interfaccia tattile e l'attaccamento/coinvolgimento fisico/emozionale che essa regala

2) nella tua mente tendi ad enfatizzare oltremisura il valore e le potenzialità dell'originale, a causa del punto 1 e poi perchè "...è un Neve"!

Dunque, siamo in grado di creare dei cloni, la tecnologia esiste e ci sono diversi esempi in giro (vedi per esempio la roba URS) ma perchè tutto questo non ci eccita come i veri outboard? Proprio per i due punti appena detti.
Così, nel realizzare il TBK3, abbiamo iniziato clonando alcuni compressori chiave (di cui ovviamente non posso dire i nomi!), fondendoli insieme per creare una sorta di "super compressore", e cercando poi di capire come renderlo qualcosa "oltre"...
Non puoi dare ad un plug-in un'interfaccia tattile a meno che tu non costruisca una superficie di controllo, dunque cerchiamo di comprensare quanto detto al punto 2, rendendo capace il plug-in di fare molto di più di quanto faccia l'hardware; in questo modo possiamo affermare che quello che facciamo è altrettanto valido, se non migliore, dell'hardware, ah ah!
Diciamo che andiamo oltre rispetto a quanto le persone si aspettino che esso (il plug-in) sia in grado di fare!
Tutto questo ha un senso?...

AudioNewsRoom:
Direi proprio di sì...
Quali sono i vostri artisti e generi musicali preferiti? E, ammesso che accada, i vostri gusti influenzano in qualche modo i prodotti che realizzate?

Kieran:
Mi piace qualsiasi musica che provochi in me una risposta emozionale. Più nello specifico, ascolto molto hip-hop, ma anche roba rock. In questo momento in cima alla mia playlist di iTunes c'è Lily Allen and The Go! Team :)

Dave:
Io invece sono sotto dieta ferrea a base di James Last e Philip Glass!

AudioNewsRoom:
Dave, mi risulta tu sia anche un appassionato di drum'n'bass...

Dave:
Uhm, ma James Last è più cool! ah ah...
Per essere diplomatico, direi drum'n'bass + breaks. Poi dovrei fare la mia marchetta e parlarti dei dischi della Funkatech e della Viral, vabbe' un'altra volta...

Kieran:
Per quanto riguarda l'influenza dei nostri gusti sullo sviluppo dei prodotti, ci assicuriamo sempre che essi possano interessare ad un pubblico il più ampio possibile. Nel nostro team, e con esso il gruppo che si occupa di testare le beta, abbiamo persone che usano i plug-in in generi così diversi: eurotrash, heavy rock, dnb, musica classica, colonne sonore...

AudioNewsRoom:
Vi capita, ascoltando un brano, di riconoscere l'utilizzo di un vostro prodotto? E vi capita di leggere "credit" su dischi inaspettati?

Dave:
Di solito, nessuno me ne parla... vorrei che più gente me lo dicesse. Ovviamente so tutto quello che succede con le persone del nostro beta group, che include anche produttori di alto profilo. A volte mi capita di sentire uno sweep del TBK1 e di capire subito cosa sia. Spero di beccare il TBK3 su ogni disco dei prossimi 6 anni, ah ah!

AudioNewsRoom:
Sono sicuro che sarà riconoscibile!

Kieran:
E' difficile capire quando i nostri plug vengono usati in un mix, soprattutto per quel che riguarda EQ e compressori, ma abbiamo i nostri sospetti...
Abbiamo buone relazione con alcuni dei nostri utenti ed endorser, cosi' ci capita di sentire molta roba su cui essi hanno usato i nostri prodotti. Purtroppo non possiamo fare nomi, per via delle nostre regole in materia, ma avremo presto una sezione di endorsement sul nostro sito!

AudioNewsRoom:
Quali sono le richieste più strane che vi siano state fatte da un cliente o potenziale cliente?

Kieran:
A volte capitano domande che mi fanno impazzire, ricordo di un tizio che ci chiedeva dove dovesse inserire il cd! Sembra uno scherzo ma penso che lui fosse serio!
Un'altra volta ricordo di una domanda "Dove trovo il bottone per il link stereo, sulla versione mono?".
Per quanto riguarda domande sulle caratteristiche, etc., la maggior parte dei nostri clienti sa di cosa parla, dunque le richieste sono di solito piuttosto valide.

Dave:
Confermo, le richieste di supporto che ci arrivano sono "sane", in genere! Abbiamo clienti amabili, e la cosa mi fa dormire bene!

AudioNewsRoom:
Nel mondo del software una delle questioni più importanti, oggi (e probabilmente ancora di più negli anni a venire), è quella legata al "fattore update".
Ogni pochi mesi abbiamo nuovi hardware, nuovi sistemi operativi, aggiornamenti degli host, etc. e gli sviluppatori di plug-in sono costretti a seguire ed ad adeguarsi a questo trend.
A mio parere sono necessari nuovi modelli di business per far fronte a tutto questo, qual è il vostro approccio in materia, quale pensate che sarà il futuro modello di business vincente?

Dave:
Penso sia divenuto via via più chiaro il fatto che l'unica ricetta per il successo è seguire un modello di business centrato attorno al cliente. Le aziende che serviranno meglio i proprio clienti prevarranno, e quelle che oltre a questo forniranno i prodotti più innovativi saranno destinate ad assumere le posizioni dominanti. Sono dunque piuttosto contento del fatto che il nostro "credo" sia focalizzato proprio sul servire i propri clienti e renderli soddisfatti, e nel fornire loro i prodotti più innovativi.
Noi non abbiamo mai fatto pagare gli update, mai. Se per esempio un cliente è partito su OS9, quindi passando al PPC, poi è passato magari su Windows e piattaforma DX, poi RTAS sempre su Windows, per poi finire ad usare la piattaforma AU su OS X su un Intel Mac, non avrà pagato un centesimo in più rispetto al primo acquisto. E continueremo così...

Kieran:
E' una situazione incasinata. In passato abbiamo sempre fornito supporto illimitato e aggiornamenti per tutti i nostri prodotti, ma con tutti i cambiamenti di cui parli nella domanda, riuscire a seguire il tutto può diventare un vero e proprio lavoro a sè stante.
Ma, come diceva Dave, continuiamo a seguire la nostra filosofia. Non facciamo pagare gli aggiornamenti. Se invece aggiungiamo nuove caratteristiche (come nel caso degli Essentials Mk2), allora dobbiamo far pagare delle piccole cifre che ci permettano di coprire lo sviluppo di quelle nuove features. Allo stesso tempo continuiamo a supportare le versioni Mk1 dei plug-in, in modo che le persone debbano fare l'upgrade solo se desiderano quelle nuove caratteristiche.

AudioNewsRoom:
Ritornando a quanto diceva prima Dave circa le interfacce tattili...
Nonostante l'audio software abbia fatto passi da gigante in questi anni in qualità e diffusione, sappiamo che mouse, touchpad, controller generici sono ben lontani dall'essere degli stimolanti strumenti musicali. Brian Eno, parlando anni fa dell'importanza dell'approccio fisico nel fare musica disse: "... è importante aggiungere un tocco di Africa..."...
Avete mai pensato di implementare i vostri prodotti in chiave hardware? E cosa pensate delle nuove tecnologie come schermi multi-touch, ecc.?

Dave:
Gli schermi multi-touch rappresentano certamente la prossima generazione di controller hardware generici. Ma davvero non ci possono essere dubbi sul fatto che la roba costosa ed eccitante è quella fatta di metallo o legno, ed ha costose e pesanti manopole e interruttori (come nella vecchia roba di costruzione militare, quei potenziometri, dove davvero puoi toccare con mano la qualità che compri...).
Agire su questi oggetti ti fa sentire bene, anche quel pò di frizione che si crea ruotando una manopola rende tutto più facile da usare.
Per questo, mentre penso che i controller generici forniscano delle funzionalità comunque tremendamente utili (io stesso ne ho alcuni di cui non potrei fare a meno), per tenere i costi più bassi l'elemento tattile vero e proprio non viene particolarmente tenuto in conto (mi è capitato per esempio di assistere allo sviluppo di un celebre controller, e continuavo ad assillarli affinchè utilizzassero elementi costruttivi e plastica più costosi...)

Kieran:
Abbiamo preso in considerazione alcune opzioni per produrre soluzioni hardware, e sicuramente è qualcosa che ci piacerebbe fare in futuro. Si tratta soprattutto di trovare i giusti partner, in modo da essere certi di poter offrire un prodotto davvero valido, ad un prezzo interessante.

Dave:
Se qualcuno mi vendesse una superficie di controllo con grandi, costose, pesanti manopole, beh, sarebbe fantastico! Voglio una "emulazione analogica" fisica per l'interfaccia!
Noi, almeno per ora, non facciamo hardware, ma mi piacerebbe farlo o vederlo realizzato.
Il tatto è un senso cosi potente e così incredibilmente sottovalutato... e dopotutto, ci sposiamo proprio perchè ci tocchiamo, no?...
Comunque, le superifici di controllo (e/o la loro mancanza) non rappresentano più di tanto un impedimento rispetto al fare bella musica, significa solo che noi dobbiamo compensare questi fattori quando realizziamo i nostri plug-in, ah ah...

AudioNewsRoom:
In Sonalksis avete una sorta di rito tradizionale, qualcosa che abitualmente fate dopo la pubblicazione di un nuovo prodotto? Tipo chesso', vi ubriacate, andate a qualche party tipo Eyes Wide Shut, dormite per un paio di giorni di seguito o cosa?

Dave:
Eyes Wide Shut party... WOAAAAAHHH!! Che cazz...?!?!?!?!

Kieran:
Ah ah, si, ci piacciono quei party di Scientology, ah ah!

Dave:
Io ho fumato un sigaro dopo il lancio di TBK3! E ultimamente quando ci ritroviamo insieme ci lanciamo in grandi match di tennis col Nintendo Wii!
Per quanto mi risulta, niente party di quel tipo che dicevi, e poi non credo neanche mi piacerebbe (di sicuro non piacerebbe alla mia ragazza!).
Di solito dopo il lancio di un prodotto siamo in tensione per alcuni giorni, per essere sicuri che non vengano rilevati errori in giro per la rete...
Chissà, forse stando così sobrio deludo un pò gli altri ragazzi... ma questo vuol dire anche più tempo per scrivere plug-in e far musica, che poi a fine giornata è quello che conta, no?

AudioNewsRoom:
Ultima domanda: prometto di non dirlo a nessuno... che c'e' di nuovo nei vostri laboratori segreti?

Kieran:
Beh.. abbiamo due aree di ricerca delle quali non possiamo dire molto, e due nuovi plug in sviluppo, sui quali forse possiamo sbottonarci un pò...

Dave:
Si tratta di 2 (o meglio 3) plug-in, oltre ai soliti aggiornamenti e bugfix (come una versione 2.04 per gli Essentials Mk2).
Per quanto riguarda i nuovi plug-in, stiamo per partire con una serie di prodotti per il mastering [verranno rilasciati entro il 2007 - ndr].
Il primo è una sorta di coltellino svizzero, un tuttofare stereo.
Dal nome provvisorio, StereoTools, fa tutte le operazioni stereo di cui puoi aver bisogno, balance e pan, stereo width adjustement ed expansion, porta in mono tutto sotto una certa soglia di frequenza, display di stereo coherence, questo tipo di cose... Insomma, molto carino e molto utile!

L'altro, o meglio gli altri due prodotti, sono Mastering Limiters.
Una è una versione ridotta dell'altro, con i controlli più utili, giusto per quando hai bisogno di fare un veloce processo di limiting per un rough master.
La versione completa è un vero e proprio mostro multiband!
L'idea iniziale è partita, in due parole, da questi presupposti: "L3 è cool, ma diavolo come si usa? Voglio un multiband limiting che abbia senso"...
Così abbiamo riprogettato il processo, e nel farlo abbiamo scoperto che potevamo aggiungere cose come un EQ di mastering linear-phase, compressione multiband, una analizzatore di spettro senza complicare il processo.
E' uno strumento di mastering molto completo, e sono soddisfatto del suo aspetto sino ad ora.
[ecco un dettaglio dell'interfaccia - ndr]



Un'altra caratteristica molto importante è: molte persone non vogliono per forza un limiter per il loro mix, vogliono solo una compressione multibanda e un ritocco di equalizzazione; ma vogliono anche ottenere un clip analogico.
Ora, di solito bisogna usare un banco analogico vero e proprio per fare questo, perchè i plug-in provocano aliasing e non suonano granchè. Noi allora abbiamo deciso di modellare il clipping di un banco analogico, proprio perchè questo era utile ai nostri fini e perchè era quello che la gente ci chiedeva...
La versione semplificata del plug manca della sezione multibanda, ha giusto un controllo sui bassi, in quanto abbiamo potuto notare che è la cosa che si usa di più nei multiband limiter. Per il resto è davvero semplice e diretto, una manopola drive, e poco altro.

AudioNewsRoom:
Pensi che il Mastering Limiter sia un prodotto che possa finire anche nei grandi studi di mastering, oltre che nelle mani dei bedroom's producers?

Dave:
La nostra intenzione è proprio quella di realizzare qualcosa che possa essere adeguato alle esigenze dei grandi studi di mastering. Stiamo infatti anche pensando di aggiungere caratteristiche come il K-metering.
Ma, come sempre, la strategia è quella di creare un prodotto efficiente e sufficientemente intuitivo da permettere anche a chi non è un mastering engineer di utlizzarlo, ottenendo comunque dei buoni risultati...

 

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