Discord3, la più recente release di AudioDamage, è un importante aggiornamento del popolare delay/pitchshifter (disponibile per Mac OS X e Windows come VST e AU, non disponibile come RTAS o per Mac PPC).
Nella sua prima versione, Discord si ispirava vagamente a due vecchi effetti rack Eventide (H910 e H949), molto popolari a fine anni ’70, inizio ’80 (Eno, Hassel, Bowie, Prince, ecc). La nuova versione va ben oltre, e offre agli utenti diverse opzioni aggiuntive per il proprio sound design.
Una panoramica
Discord3 offre tre algoritmi di pitch shifting tra cui scegliere: un’emulazione ‘vintage’ dell’hardware (analoga alla vecchia versione di Discord), un algoritmo ‘clean’ (‘pulito’) e un algoritmo basato su sintesi granulare.
Il controllo del pitch permette di incrementare o decrementare la tonalità di tre ottave, attraverso piccoli step, e mette a disposizione svariati altri parametri su cui sbizzarrirsi, come la dimensione del buffer, utile per adattare l’effetto ai diversi tipi di materiale sonoro in uso, oppure (per l’algoritmo granulare) la durata del singolo grano e l’intervallo – per consentire di impostare la dimensione e il l’intervallo di tempo tra ogni grano.
Appena sotto troviamo due unità delay, una per ciascun canale, che possono essere sincronizzate con la propria DAW, oppure semplicemente impostate in Hz. Entrambi i delay dispongono di filtri per la frequenza, controllati attraverso un semplice pad XY (cutoff e bandwidth), oltre a feedback e cross feedback per entrambi i canali. Ci sono quindi due LFO (ancora, uno per canale) con diverse forme d’onda, che possono essere assegnati al pitch shift, alla durata del delay e alla frequenza del filtro. Possono inoltre essere sincronizzati con il tempo oppure impostati in Hz.
Ci sono infine alcuni cursori che determinano il livello di mix wet/dry, cursori per i livelli di input e output, e un pulsante per vincolare i canali left/right.
L’interfaccia è molto piacevole e ordinata, e l’interazione diretta tra pitchshift, delay e LFO è ideale per creare un’eccellente varietà di effetti, come ad esempio semplici chorus, delay irregolari, vibrati veloci, fino ad arrivare a muri di suono selvaggi e altri fantastici rumori.
Playtime
I primi passi con questo plugin sono semplici – il manuale è molto diretto, e i 30 preset sono un ottimo spunto per iniziare.
Avrebbero dovuto aggiungere un avviso: perderete sicuramente delle ore smanettando sui suoni che possono essere creati da un semplice loop di batteria, così come ho fatto io.
In particolare mi sono divertito a combinare l’algoritmo di sintesi granulare e il delay che, utilizzati su suoni percussivi, creano pulsazioni brillanti e ritmi glitch. Eccezionale per ottenere un groove tipicamente IDM. Mi sono affezionato alla funzione ‘Chaos’ combinata con l’algoritmo granulare. Il manuale spiega che “applica una quantità variabile di casualità al processo granulare” modificando le dimensioni dei grani, il pitch e così via. Benché non sia riuscito a farmi un’idea chiara di come funzioni esattamente, ho trovato interessanti le variazioni ritmiche a cui dava origine ogni volta che muovevo qualcosa.
Il plugin può avere effetti notevoli anche quando usato con moderazione. Ad esempio ho ottenuto risultati molto validi con l’algoritmo ‘vintage’ impostato con un leggero delay e LFO sul pitch, per dare ai pad del sintetizzatore quel suono compatto con un tocco di chorus alla Boards of Canada.
Per attivare la funzione Midi learn del plugin basta un semplice Shift+Cmd+click sul parametro che si desidera controllare, a cui far seguire un movimento del cursore appropriato, o del pulsante, ecc. Una modalità molto comoda per impostare il plugin durante una performance. È disponibile anche la modalità automation, quindi se state registrando le vostre performance, è facile sistemare in seguito il risultato.
Qui di seguito una buona dimostrazione, fornita da AudioDamage, di tutto quello che il plug-in può fare.
Conclusioni
Discord3 è un intuitivo delay ottimizzato per performance dal vivo, e consente di ottenere un ampia gamma di risultati piacevoli. Considerato il prezzo, vale la pena di aggiungere questo plugin al proprio arsenale per il sound design, e probabilmente vi troverete spesso a farvi ricorso.
Prezzo: 59$ (circa 49 euro)
Per coloro che già possiedono una versione precedente di Discord: in questa nuova release ci sono innovazioni a sufficienza per investire nei 10$ dell’upgrade (più sotto il link).
(vale la pena di notare che se non possedete un Mac Intel-based il plugin non funziona. I Mac PPC NON sono supportati. È in arrivo a breve anche una versione a 64 bit…).
Pagina del prodotto
Per chi ha la versione precedente: upgrade
PRO
O SI AMA O SI ODIA
CONTRO
di Andy Dollerson (traduzione di Matteo Bovio - editing FM)
Nella sua prima versione, Discord si ispirava vagamente a due vecchi effetti rack Eventide (H910 e H949), molto popolari a fine anni ’70, inizio ’80 (Eno, Hassel, Bowie, Prince, ecc). La nuova versione va ben oltre, e offre agli utenti diverse opzioni aggiuntive per il proprio sound design.
Una panoramica
Discord3 offre tre algoritmi di pitch shifting tra cui scegliere: un’emulazione ‘vintage’ dell’hardware (analoga alla vecchia versione di Discord), un algoritmo ‘clean’ (‘pulito’) e un algoritmo basato su sintesi granulare.
Il controllo del pitch permette di incrementare o decrementare la tonalità di tre ottave, attraverso piccoli step, e mette a disposizione svariati altri parametri su cui sbizzarrirsi, come la dimensione del buffer, utile per adattare l’effetto ai diversi tipi di materiale sonoro in uso, oppure (per l’algoritmo granulare) la durata del singolo grano e l’intervallo – per consentire di impostare la dimensione e il l’intervallo di tempo tra ogni grano.
Appena sotto troviamo due unità delay, una per ciascun canale, che possono essere sincronizzate con la propria DAW, oppure semplicemente impostate in Hz. Entrambi i delay dispongono di filtri per la frequenza, controllati attraverso un semplice pad XY (cutoff e bandwidth), oltre a feedback e cross feedback per entrambi i canali. Ci sono quindi due LFO (ancora, uno per canale) con diverse forme d’onda, che possono essere assegnati al pitch shift, alla durata del delay e alla frequenza del filtro. Possono inoltre essere sincronizzati con il tempo oppure impostati in Hz.
Ci sono infine alcuni cursori che determinano il livello di mix wet/dry, cursori per i livelli di input e output, e un pulsante per vincolare i canali left/right.
L’interfaccia è molto piacevole e ordinata, e l’interazione diretta tra pitchshift, delay e LFO è ideale per creare un’eccellente varietà di effetti, come ad esempio semplici chorus, delay irregolari, vibrati veloci, fino ad arrivare a muri di suono selvaggi e altri fantastici rumori.
Playtime
I primi passi con questo plugin sono semplici – il manuale è molto diretto, e i 30 preset sono un ottimo spunto per iniziare.
Avrebbero dovuto aggiungere un avviso: perderete sicuramente delle ore smanettando sui suoni che possono essere creati da un semplice loop di batteria, così come ho fatto io.
In particolare mi sono divertito a combinare l’algoritmo di sintesi granulare e il delay che, utilizzati su suoni percussivi, creano pulsazioni brillanti e ritmi glitch. Eccezionale per ottenere un groove tipicamente IDM. Mi sono affezionato alla funzione ‘Chaos’ combinata con l’algoritmo granulare. Il manuale spiega che “applica una quantità variabile di casualità al processo granulare” modificando le dimensioni dei grani, il pitch e così via. Benché non sia riuscito a farmi un’idea chiara di come funzioni esattamente, ho trovato interessanti le variazioni ritmiche a cui dava origine ogni volta che muovevo qualcosa.
Il plugin può avere effetti notevoli anche quando usato con moderazione. Ad esempio ho ottenuto risultati molto validi con l’algoritmo ‘vintage’ impostato con un leggero delay e LFO sul pitch, per dare ai pad del sintetizzatore quel suono compatto con un tocco di chorus alla Boards of Canada.
Per attivare la funzione Midi learn del plugin basta un semplice Shift+Cmd+click sul parametro che si desidera controllare, a cui far seguire un movimento del cursore appropriato, o del pulsante, ecc. Una modalità molto comoda per impostare il plugin durante una performance. È disponibile anche la modalità automation, quindi se state registrando le vostre performance, è facile sistemare in seguito il risultato.
Qui di seguito una buona dimostrazione, fornita da AudioDamage, di tutto quello che il plug-in può fare.
Conclusioni
Discord3 è un intuitivo delay ottimizzato per performance dal vivo, e consente di ottenere un ampia gamma di risultati piacevoli. Considerato il prezzo, vale la pena di aggiungere questo plugin al proprio arsenale per il sound design, e probabilmente vi troverete spesso a farvi ricorso.
Prezzo: 59$ (circa 49 euro)
Per coloro che già possiedono una versione precedente di Discord: in questa nuova release ci sono innovazioni a sufficienza per investire nei 10$ dell’upgrade (più sotto il link).
(vale la pena di notare che se non possedete un Mac Intel-based il plugin non funziona. I Mac PPC NON sono supportati. È in arrivo a breve anche una versione a 64 bit…).
Un pitchshifter/delay ottimizzato per performance dal vivo, che consente di ottenere un’ampia gamma di notevoli risultati.
Pagina del prodotto
Per chi ha la versione precedente: upgrade
PRO
- Interfaccia semplice e gradevole
- Non eccessivamente gravoso per la CPU
- Suono eccezionale
- Intuitivo
- Prezzo eccezionale
- Midi-Learn semplice
O SI AMA O SI ODIA
- Consente un design del suono creativo e colorito – se siete in cerca di un plugin di pitchshifting più ‘chirurgico’, questo non fa per voi
CONTRO
- Con un prezzo simile, non riesco davvero a pensarne (bè, chi ha un Mac PPC sarebbe stato felice di usare questo plug-in…)
di Andy Dollerson (traduzione di Matteo Bovio - editing FM)